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WORLD IN PROGRESS
Gestione responsabile della catena produttiva e dei fornitori

Raggiungimento di obiettivi sociali, ambientali e produttivi

Gran parte della supply chain del Gruppo Calzedonia è costituita da aziende appartenenti al Gruppo la cui gestione è di nostra esclusiva responsabilità. Pur consapevoli dei margini di miglioramento siamo fieri dei risultati raggiunti quotidianamente dal punto di vista sociale, ambientale e produttivo.

Le informazioni relative alla gestione di queste aziende sono incluse nelle sezioni "I nostri stabilimenti produttivi" e "Le nostre persone".

In questa pagina illustreremo in sintesi le modalità di gestione degli acquisti da fornitori terzi di materie prime, prodotti finiti, e materiali cosiddetti "non core", ossia non direttamente legati alla produzione dei capi che vendiamo nei nostri negozi.

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Il processo di acquisto in un gruppo che produca beni di largo consumo e voglia contenere i costi per il cliente finale, presenta diverse complicazioni:

  • È necessario reperire materie prime e prodotti che soddisfino le richieste e incontrino il gusto dei consumatori;

  • È necessario che queste materie e questi prodotti, oltre che belli, siano sicuri per chi li indossa;

  • È necessario che abbiano costi ragionevoli e sostenibili per il modello di business;

  • È necessario, infine, che siano prodotti in condizioni civili e sostenibili.

Noi abbiamo iniziato questo cammino e intendiamo percorrerlo con decisione e chiarezza. Ecco come, ad oggi, gestiamo i nostri acquisti e quali sono i miglioramenti che intendiamo apportare.

Processo di acquisto

Impegno da parte di tutti gli attori per fare le cose nel migliore dei modi

Acquisto di materie prime e prodotti finiti

Attenta selezione di fornitori e materie prime nel rispetto di specifici requisiti.

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Acquisto di materiali non core

Ambienti e arredi duraturi e sicuri grazie a fornitori certificati.

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ESG Rating

Con il fine di diffondere i nostri ideali e di sensibilizzare tutti i fornitori che compongono la nostra supply chain sulle tematiche socio-ambientali, abbiamo intrapreso un processo di rating ESG della catena di fornitura. La prima fase del progetto prevede l’invio di un questionario (SAQ - Supplier Assessment Questionnaire) a tutti i fornitori i quali sono tenuti a rendicontarci, attraverso la compilazione di apposite schede informative, i loro impegni in materia di:

  • Salute e sicurezza sul lavoro
  • Rispetto dei diritti umani e del lavoratore.
  • Impatto ambientale, consumi di risorse e rifiuti
  • Etica e compliance
  • Politiche di subfornitura e tracciabilità

A completamento del questionario, per arricchire la prima valutazione oggettiva sui temi sociali ed ambientali, viene chiesto al fornitore di allegare la seguente documentazione se disponibile;

  • Tema sociale: Audit già sostenuti con metodologia SMETA (2 o 4 Pillar), certificazioni SA8000, ISO45001, altri audit o certificazioni.
  • Tema ambientale: Audit già sostenuti con metodologia SMETA (4 Pillar), certificazioni ISO14001, EMAS, ISO14067, ZDHC, ISO5001, altri audit o certificazioni.

 

A seguito della valutazione delle loro risposte e dopo una attenta analisi sulla rischiosità dell’attività operativa del fornitore e del paese nel quale opera, il Gruppo si riserva di organizzare degli audit fisici con lo scopo di verificare direttamente sul posto il rispetto delle norme richieste dalle policy di Calzedonia.

La possibilità di effettuare audit presso tutti i siti produttivi dei fornitori viene garantita dall’accettazione e dalla presa visione del codice etico e del codice di condotta fornitori, questo prerequisito è fondamentale per consentire l’accesso all’apposito portale ed istaurare qualsiasi tipo di rapporto di fornitura con il nostro gruppo.

Al termite dell’audit viene rilasciato un report che evidenzia tutte le non conformità rilevate durante la visita, a seconda della gravità dell’inadempienza e del pericolo per i lavoratori e l’ambiente viene fissata una tempistica di risoluzione del problema.  Nel caso in cui il fornitore non mostrasse collaborazione di fronte a queste richieste, il Gruppo Calzedonia si riserva la facoltà di rivedere i rapporti commerciali con il fornitori.

L’obiettivo di questo progetto è quello di valutare e limitare il più possibile gli impatti che la nostra attività può avere nei confronti delle comunità e società in cui opera e nell’ambiente che le circonda.

 Il progetto è partito nel 2023 e nel primo trimestre abbiamo valutato fornitori corrispondenti al 15% del valore acquistato, i nostri obiettivi di mappatura della nostra filiera prevedono:

  • Entro il 2027 valutare tramite audit il 50% della catena di produttiva del Gruppo
  • Entro il 2030 valutare tramite audit il 70% della catena di produttiva del Gruppo

Vogliamo spronare chiunque lavori con noi a migliorare e ad investire in un futuro comune che abbracci filosofie di collaborazione in armonia con le persone e l’ambiente.

Valutazione dei temi sociali

Le nostre attività di prevenzione e controllo a tutela delle persone, centro nevralgico dell’ecosistema Calzedonia.

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Valutazione dei temi ambientali

Le nostre attività di prevenzione e controllo a tutela dell’ambiente per minimizzare il nostro impatto.

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Valutazione dei rischi

Processi produttivi e valutazione dei rischi collegati.

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Sicurezza e qualità dei nostri prodotti

La sicurezza dei materiali: una nostra priorità

Sicurezza dei prodotti

I prodotti tessili di abbigliamento sono articoli con cui il consumatore entra in contatto quotidianamente, una sorta di seconda pelle.

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Capitolato Tecnico di Conformità

Il Capitolato prende in considerazione tre principali tipologie di rischio: chimico, meccanico e fisico.

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Ulteriori iniziative per continuare a evolvere

 

Oltre agli impegni dichiarati nella sezione "I nostri stabilimenti produttivi", il Gruppo ha fissato importanti obiettivi anche in ambito di fornitori e impiego di materiali:

  • È esteso a tutti i fornitori l’obbligo di accettare il nostro Codice di Condotta Fornitori quale precondizione per lavorare con noi.
  • Stiamo individuando le migliori modalità per condividere con i lavoratori dei nostri fornitori terzi i nostri canali di wistleblowing.
  • Diminuire l'uso di materiali non riciclabili e di packaging non strettamente necessari;
  • Diminuire in modo drastico l'utilizzo di materie di origine animale, ad esempio pellicce, anche se provenienti da allevamenti certificati; 
  • Arricchire costantemente l'elenco delle sostanze nocive o potenzialmente nocive da non utilizzare nei nostri capi;
  • Proseguire costantemente la ricerca di soluzioni eco sostenibili e rispettose dell'ambiente;
  • Stiamo lavorando per individuare la migliore metodologia di analisi per comprendere la percentuale di lavoratori tra i nostri fornitori che guadagnano uno stipendio che superi i limiti di un salario di sussistenza. Un salario di sussistenza è più alto del salario minimo ed implica un livello di calcolo complesso poiché rende necessario individuare dei parametri oggettivi e stabili nei luoghi in cui operano i nostri fornitori. Al momento, infatti, non siamo in grado di definirne una percentuale (è da considerarsi quindi 0%).

Dei progressi nei vari settori intendiamo dare periodicamente conto ai nostri stakeholder. 

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